Sant’Anastasia–Gladiator: doppia condanna per i gravi episodi di violenza

14.12.2025 10:52 di  Redazione TuttoCampania   vedi letture
Fonte: Comunicati ufficiali Sant'Anastasia e Gladiator
Sant’Anastasia–Gladiator: doppia condanna per i gravi episodi di violenza

La gara tra Sant’Anastasia e Gladiator, conclusa con il successo esterno dei nerazzurri per 0-3, è purtroppo destinata a essere ricordata più per quanto accaduto fuori dal campo che per il verdetto sportivo. Nel piazzale esterno allo Stadio De Cicco, infatti, si sono verificati gravi episodi di violenza che hanno coinvolto tifosi ospiti, scatenando la ferma reazione di entrambe le società.

Il Sant’Anastasia Calcio, attraverso un comunicato ufficiale, ha condannato senza esitazioni gli atti di violenza avvenuti ai danni dei sostenitori del Gladiator, ribadendo la piena collaborazione con le forze dell’ordine, ringraziate per l’intervento immediato. La società ha inoltre annunciato l’avvio di ogni atto necessario per individuare i responsabili, sottolineando come tali comportamenti non rappresentino né i valori né il destino del club. Un messaggio chiaro, racchiuso in una frase netta: “Non è questo il calcio che vogliamo”.

Ancora più duro e dettagliato il comunicato diffuso dal Gladiator 1924, che parla apertamente di una violenta aggressione subita da un gruppo di propri tifosi, circondati e colpiti con spranghe e bastoni da circa trenta persone. Secondo quanto denunciato dalla società nerazzurra, alcuni sostenitori avrebbero riportato ferite tali da rendere necessario il ricorso alle cure mediche. Il club esprime profondo rammarico e amarezza, ricordando come episodi simili si sarebbero già verificati nello stesso impianto nella scorsa stagione e, più recentemente, ai danni dei tifosi del Real Forio.

Il Gladiator sottolinea inoltre di aver più volte segnalato i rischi alle autorità competenti, senza che fossero adottati provvedimenti efficaci per prevenire il ripetersi di tali situazioni, manifestando sconcerto per l’assenza di misure adeguate a tutela dell’ordine pubblico.

Due prese di posizione diverse nei toni, ma accomunate da un punto fermo: la condanna totale di ogni forma di violenza. Ancora una volta il calcio campano è chiamato a interrogarsi su episodi che nulla hanno a che vedere con lo sport e che finiscono per oscurare il lavoro delle società, dei tesserati e della stragrande maggioranza dei tifosi. La speranza è che quanto accaduto possa portare a decisioni e interventi concreti, affinché lo stadio torni a essere un luogo di passione, confronto sportivo e rispetto reciproco.